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In evidenza
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Responsabilità editoriale di ASviS
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Il 17 settembre Ursula von der Leyen, in conferenza stampa, ha presentato la lista dei 26 nuovi Commissari europei, incluso la già nominata alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas, ciascuna/o scelta/o da uno Stato membro dell’Unione, diverso dallo Stato d’appartenenza della presidente. Il successivo 19 settembre, il Consiglio dell’Ue ha formalmente adottato la stessa lista in comune accordo con la presidente della Commissione.
Per ogni Commissario è stata predisposta una lettera d’incarico da parte della presidente, che riassume gli obiettivi del mandato generale del collegio dei Commissari e degli obiettivi specifici di ogni singolo Commissario, riprendendo gli Orientamenti politici del mandato 2024-2029 presentati lo scorso 18 luglio.
Le priorità definite negli Orientamenti politici, come precisato nella premessa alla lettera d’incarico, non costituiscono filoni di lavoro disgiunti ma sono interconnesse e avranno ripercussioni reciproche. Ciò si rifletterà nel lavoro del collegio dei Commissari nel suo complesso e per ciascuno dei suoi membri, che dovranno pertanto collaborare in uno spirito di collegialità.
Gli Impegni comuni a tutti i Commissari, come riportati nelle lettere d’incarico, sono così sintetizzabili:
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha partecipato al vertice sul futuro indetto dalle Nazioni Unite in cui si è discussa l’approvazione del testo del Patto sul futuro. Nel suo discorso tenuto il 22 settembre ha dichiarato: vogliamo un Patto per il futuro che rinvigorisca la fiducia multilaterale e riporti le Nazioni Unite al centro delle nostre azioni. Questo Patto è un potente catalizzatore per accelerare i nostri obiettivi di sviluppo sostenibile e compiere progressi in materia di diritti umani, uguaglianza di genere e protezione del nostro pianeta.
I passaggi successivi del suo discorso hanno in particolare sostenuto le proposte di riforma dell’architettura finanziaria globale contenute nel Patto, in risposta ai bisogni dei Paesi in via di sviluppo.
Il sostegno al Patto sul futuro era già stato pienamente espresso dal Consiglio dell’Unione nelle conclusioni assunte lo scorso 24 giugno.
Tra il 16 e il 19 settembre, si è tenuta la seconda sessione plenaria del nuovo Parlamento europeo. In particolare è stata adottata il 19 settembre la risoluzione sul proseguimento del sostegno finanziario e militare all'Ucraina da parte degli Stati membri dell’Ue, in cui il Parlamento invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina contro legittimi obiettivi militari sul territorio russo, in quanto ciò ostacola la capacità dell'Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa ai sensi del diritto internazionale pubblico e lascia l'Ucraina esposta ad attacchi contro la sua popolazione e le sue infrastrutture. Il testo è stato adottato con 425 voti favorevoli, 131 contrari e 63 astensioni.
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di Luigi Di Marco
Consulta la rassegna dal 16 al 22 settembre
Fonte copertina: Commissione europea
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