Il decreto Agricoltura che sarà
presentato oggi in consiglio dei Ministri "intende consentire
l'invasione dei terreni agricoli da parte degli impianti
agrivoltaici con moduli soprelevati dal terreno. È quanto emerge
dalle precisazioni rilasciate ieri nelle interviste rese alla
stampa dallo stesso ministro. Quello che sembrava essere in un
primo momento un provvedimento teso a salvaguardare sia la
produzione che il paesaggio agricolo dal proliferare di
devastanti distese di pannelli fotovoltaici, viene ad essere
oggi drasticamente ridimensionato nella sua reale portata".
Lo scrive in un comunicato l'associazione Amici della Terra.
Secondo la ong, "il divieto di installazione riguarderà
(fatte salve le procedure autorizzative già in corso) i soli
impianti fotovoltaici con moduli montati direttamente sui suoli
agricoli, ma non la specifica tipologia degli impianti
agrivoltaici avanzati, teoricamente in grado di consentire la
coesistenza tra le due produzioni energetica ed agricola
(quest'ultima negli spazi sottostanti, tutta da verificare sul
campo) con ulteriori benefici declamati dagli sviluppatori di
tali sistemi in termini di risparmio idrico e protezione
dall'insolazione eccessiva".
"Gli effetti di devastazione del paesaggio e di
frammentazione degli habitat necessari alla fauna selvatica -
concludono gli Amici della Terra - con la sottrazione, ad
esempio, degli spazi nelle aree agricole ove gli uccelli
nidificano e si alimentano, non saranno meno gravi di quelli
arrecati dal fotovoltaico tradizionale con moduli montati sul
terreno".
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