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Ispra, disponibilità di acqua in Italia -16% sul trentennio

Ispra, disponibilità di acqua in Italia -16% sul trentennio

Sicilia regione con meno piogge, Puglia con minore disponibilità

ROMA, 06 novembre 2024, 13:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nel 2023 in Italia la disponibilità di risorsa idrica è stata di 112,4 miliardi di metri cubi (373 mm di pioggia, cioè 373 litri per metro quadrato): il 18,4% in meno rispetto alla media annua del lungo periodo 1951-2023 e quasi il 16% in meno rispetto al trentennio climatologico 1991-2020. È quanto emerge dalle valutazioni prodotte dall'Ispra attraverso il modello Bigbang, che fornisce il bilancio idrologico nazionale Tale riduzione di disponibilità idrica l'anno scorso secondo Ispra è l'effetto combinato di un deficit di precipitazione, specialmente nei mesi di febbraio, marzo, settembre e dicembre, e di un incremento dei volumi idrici di evaporazione dagli specchi d'acqua e dal terreno e di evapotraspirazione dalla vegetazione.
    A livello di distretto idrografico, il massimo valore della disponibilità naturale della risorsa idrica nel 2023 è quello delle Alpi Orientali, con un valore di circa 664 mm (poco più di 23 miliardi di metri cubi).
    Nel 2023, è il Friuli Venezia Giulia la regione con il massimo di precipitazione totale annua (più di 1750 mm), così come è la Sicilia la regione con il valore minimo di precipitazione (565,5 mm). In termini di disponibilità naturale della risorsa idrica, è tuttavia la Puglia la Regione che segna il minimo, con 100 mm nel 2023 (quasi la metà del valore medio sul lungo periodo).
    Nel 2023 la precipitazione totale annua sull'Italia, con quasi 924 mm, corrispondenti a circa 280 miliardi di metri cubi, ha fatto registrare un aumento del 28,5% rispetto al 2022, anno in cui, con circa 719 mm, si è toccato il minimo storico dal 1951 ad oggi. Tuttavia, confrontata con la precipitazione media sul lungo periodo 1951-2023 (quasi 950 mm), quella del 2023 risulta in leggera flessione.
    La quota di evapotraspirazione ha raggiunto il 59,4% della precipitazione, rispetto alla media annua di lungo periodo che ammonta a circa il 52%. Ciò è stato causato dalle alte temperature, superiori alle medie climatologiche di riferimento, verificatosi anche nel 2023.
   

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