"Oggi tutte le organizzazioni devono
cambiare e allinearsi con un modello di business sostenibile. Le
imprese non affrontano più la sostenibilità come voce di costo,
capiscono che l'efficienza ecologica consente di risparmiare,
ridurre i rischi e migliorare l'efficienza operativa interna, di
operare in un'economia circolare e tante altre cose che 40 anni
fa erano impensabili. Ma c'è ancora tanta strada da fare". Lo
afferma il co-presidente di Club of Rome, Paul Shrivastava,
intervenuto, all'appuntamento di Voci sul Futuro 2024, dialoghi
che ASviS e ANSA organizzano in occasione del Festival dello
sviluppo sostenibile. Shrivastava afferma che i "valori delle
imprese devono essere davvero inclusivi", e tenere conto delle
giovani generazioni, "che purtroppo sono quelle che dovranno
pagare il prezzo più alto del disastro ambientale, del
cambiamento climatico e di tutto quello che non è stato fatto
negli ultimi 30 anni. Quando parlo con i giovani sento in loro
la tendenza naturale ad essere inclusivi. E questo mi fa ben
sperare. Abbiamo bisogno di più giovani nei consigli di
amministrazione delle aziende e nei parlamenti".
La ceo di Travelin, app che consente di organizzare viaggi in
autonomia anche alle persone disabili, Marta Grelli, ritiene che
le aziende non scommettano facilmente su sostenibilità sociale
ed equità anche perché mancano dati elaborati e distribuiti in
maniera appropriata: "Noi ci occupiamo di disabilità, e da parte
degli imprenditori sembra quasi che parliamo di un mercato che
ancora non ha scalato. I numeri, se presi in una certa maniera,
ci dicono il contrario: su disabilità ed esigenze specifiche
stiamo parlando del 30% della popolazione, quindi sono numeri
giganteschi. Eppure nelle ricerche nelle analisi di mercato
questo non viene fuori".
Per il direttore scientifico di ASviS, Enrico Giovannini, "senza
un cambiamento profondo nel modo in cui funzionano i mercati e
il mondo delle imprese, non riusciremo a portare il mondo su un
sentiero di sviluppo sostenibile. Abbiamo bisogno che le imprese
cambino i loro sistemi di contabilità, di valutazione e anche di
premialità verso i propri manager e sappiamo che anche in Italia
si stanno facendo passi avanti".
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