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Generali aderisce all'Infrastructure Resilience Development

Generali aderisce all'Infrastructure Resilience Development

Martorana, focus su infrastrutture moderne e sostenibili

MILANO, 05 luglio 2024, 10:47

Redazione ANSA

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Generali aderisce alla Infrastructure Resilience Development Blueprint dell'Insurance Development Forum (Idf), che ha l'obiettivo di mobilitare e facilitare gli investimenti del settore assicurativo in infrastrutture per promuovere la resilienza delle comunità vulnerabili rispetto ai rischi derivanti dai cambiamenti climatici e da altre catastrofi naturali nelle economie emergenti e in via di sviluppo.
    La 'call to action' è stata lanciata ad aprile dall'Idf (oltre a Generali ha aderito anche Axa) e guarda ai paesi dove storicamenteil Forum, una trentina tra Centro e Sud America, Africa Sudestasiatico. Non ci sono ancora i dettagli dell'impegno economico e degli investimenti che dovrebbero, secondo quanto si apprende, essere definiti a fine anno.
    "Il settore assicurativo può svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere una crescita a prova di futuro e nel favorire maggiore resilienza e protezione per famiglie, comunità e imprese. È un tema particolarmente urgente se consideriamo l'aumento delle catastrofi naturali, rispetto al quale il divario di protezione riguarda tutti i mercati, ma ancora di più le economie emergenti" spiega Francesco Martorana, group chief investment officer di Generali. "Vogliamo essere parte attiva di partnership pubblico-private per lo sviluppo di infrastrutture moderne e sostenibili" aggiunge Martorana.
    L'Idf nasce a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2013 come una task force e viene riconosciuta nella sua forma attuale, come partenariato pubblico/privato guidato dal settore assicurativo e sostenuto da organizzazioni internazionali nel 2015 alla Conferenza delle Parti (Cop21) delle Nazioni Unite sul clima di Parigi. Riunisce esperti del settore (assicuratori, riassicuratori, broker), organizzazioni multilaterali, organizzazioni non governative e istituzioni del settore pubblico che condividono i suoi obiettivi e finalità. Il Forum ora ha tra le sue priorità realizzare un maggiore coordinamento "data l'ampiezza, la portata e la complessità della sfida del gap di resilienza e protezione" per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
   

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