Cosa serve per una leadership
sostenibile ? E' quali sono le differenze tra paese e paese,
anzi tra i diversi continenti? A dare queste risposte la nuova
edizione di una ricerca internazionale sulla Leadership
Sostenibile nei 5 continenti, realizzata da Kilpatrick Executive
e commentata all'evento "The Power of Sustainable Business.
People, Planet, Profit".
Kilpatrick ha svolto un'indagine qualitativa, intervistando
250 Ceo distribuiti nei 5 continenti, e identificato 8
competenze fondamentali per un Sustainable Ceo, analizzando come
queste siano percepite e applicate nei diversi continenti.
I risultati mostrano differenze significative, frutto di
contesti culturali, economici e normativi differenti. L'Europa e
l'Oceania emergono come modelli per la leadership sostenibile,
grazie a normative avanzate, supporto governativo e sensibilità
culturale. L'Africa sorprende per la sua resilienza e leadership
inclusiva, dimostrando che anche in contesti sfidanti è
possibile sviluppare competenze sostenibili. L'Oceania si
distingue per innovazione e conoscenza della sostenibilità,
riflettendo una forte attenzione al futuro.
Paesi come il Giappone e la Corea del Sud eccellono in
competenze legate all'innovazione e alla gestione del
cambiamento; altri Paesi emergenti devono ancora affrontare
sfide significative nella costruzione di una leadership
sostenibile. L'America, nonostante il suo ruolo centrale
nell'economia globale, registra risultati contrastanti.
Il Canada, invece, mostra risultati più equilibrati, trainato da
una cultura che valorizza la sostenibilità e il benessere
sociale.
"La nostra ricerca evidenzia che la figura del Sustainable Ceo
è sempre più riconosciuta come cruciale per guidare il
cambiamento necessario a livello globale", ha detto la CEO
worldwide di Kilpatrick Cristina Spagna. "Tuttavia, le
competenze fondamentali per una leadership sostenibile non sono
distribuite uniformemente tra i continenti. Le differenze
regionali osservate non sono semplicemente il risultato di
disomogeneità economiche, ma riflettono una combinazione di
fattori culturali, normativi, infrastrutturali e ambientali, una
grande complessità che abbiamo provato a sintetizzare nella
nostra indagine".
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