"Il Parlamento europeo ha ieri
adottato, in prima lettura, la sua posizione sulla proposta
della Commissione Europea per una legge sul monitoraggio del
suolo (Soil Monitoring Law). Il primo atto legislativo dell'Ue
dedicato al suolo. Un passo molto importante in quanto, per la
prima volta, un'istituzione comunitaria colma il vuoto normativo
del diritto ambientale sulla materia della tutela del suolo. E
un esito a cui si arriva dopo circa vent'anni di tentativi da
parte della Commissione Ue, con testi di direttiva sempre
respinti da una blocking minority di Stati membri". Lo dichiara
Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.
"Ovviamente il voto parlamentare è il primo step, a giugno
dovrà pronunciarsi il Consiglio e il dossier sarà poi seguito
dal nuovo Europarlamento dopo le elezioni europee del 6-9
giugno, ma siamo molto fiduciosi - ha proseguito Ciafani -. È
solo l'inizio e non c'è più tempo per rinviare l'assunzione di
un impegno forte e vincolante per dotare l'Europa di una
direttiva per la protezione dei suoli, come abbiamo chiesto
questi anni, anche con il progetto Soil4life1, con cui abbiamo
attivato iniziative internazionali di sostegno ed un appello per
una leadership europea nella lotta al degrado del suolo".
"È ora che l'Italia faccia la sua parte - ha concluso il
prsidente di Legambiente -, essendo tra i Paesi nelle condizioni
più precarie per i rischi di desertificazione, erosione dei
suoli agrari (causata soprattutto dall'eccesso di lavorazioni) e
per il consumo di suolo. Il governo e il Parlamento italiano
accelerino per dotare il Paese di una legge contro il consumo di
suolo. Ricordando che, proprio per l'inazione politica, oggi il
tema continua a restare competenza e responsabilità esclusiva
delle autorità nazionali dei Paesi Membri".
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