Appuntamento domani, alla Biblioteca
Nazionale di Roma, con gli "Stati Generali delle Aree protette
italiane". A dieci anni di distanza dall'ultima occasione di
confronto generale, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza
Energetica, in collaborazione con Federparchi-Europarc Italia,
organizza una due giorni di discussioni ed analisi, il 17 e 18
dicembre. Tema centrale sarà il rinnovo della legge quadro 394
del 1991 sulle aree protette.
Saranno presenti, insieme al Ministro dell'Ambiente e della
Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, e al Sottosegretario
Claudio Barbaro, delegato alle aree protette, anche i Ministri
Nello Musumeci, Alessandro Giuli e Daniela Santanchè, il
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Agricoltura, Patrizio
La Pietra, i rappresentanti delle 79 organizzazioni
ambientaliste invitate, i presidenti degli enti parco e della
aree marine protette, rappresentanti di enti locali, del mondo
della ricerca, dei corpi militari, di tutti i partiti politici,
di governo e opposizione.
L'Italia è il Paese europeo con la maggiore varietà di specie
viventi e tra i Paesi con più biodiversità del mondo, pur
rappresentando, territorialmente, una percentuale fra lo 0,2 e
lo 0,5% del pianeta. In Italia si contano circa 1049 aree
protette: 24 Parchi nazionali; 30 Aree Marine Protette (il
santuario Pelagos e 2 parchi sommersi); 149 Riserve naturali
statali; 149 Parchi regionali; 450 Riserve regionali; 5 Parchi
geominerari. A questi vanno aggiunte altre aree protette
nazionali e regionali, i siti Natura 2000, i siti Ramsar, le
riserve MAB UNESCO, le zone ZSC.
Le aree protette coinvolgono il 31% di tutti i piccoli comuni
italiani (un'estensione di ettari terra di 3.303.559 e di ettari
mare di 2.867.524) e sono fondamentali come propulsori dello
sviluppo sostenibile, come preziosa risorsa per l'eco turismo,
l'agricoltura bio, la pesca sostenibile.
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