Dopo le esperienze fruttuose in diverse aree soprattutto del Nord Italia anche nel Lazio arriva una ciclovia che con un percorso ad anello di oltre 1.000 chilometri permetterà di toccare tutte le province della regione.
Il Gran tour del Lazio, il Gtl, è un progetto di Aps Fiab Roma Ruotalibera.
Si parte e si arriva nella Capitale.
Diciotto tappe, tutte collegate all'inizio e alla fine da una
stazione ferroviaria, in modo da costruire il proprio
cicloviaggio "a moduli": uno, due, sette, venti giorni a seconda
del tempo che si ha a disposizione. Oppure un cicloviaggio "a
rate", usando Roma, di volta in volta, come stazione di
partenza. Oppure ancora, un cicloviaggio tematico, legato alla
stagionalità, ai paesaggi, alla storia e alla cultura,
all'enogastronomia a chilometri zero. Il Lazio è una delle
regioni più variegate e ricche d'Italia, spazia in pochi colpi
di pedale, dalla duna litoranea all'Appennino, dai laghi
vulcanici alle tagliate etrusche, dai borghi medievali ai filari
di vigne. Il tutto su strade a bassa percorrenza, cammini di
pellegrinaggio, ippovie e strade secondarie snobbate dal
traffico automobilistico e riconquistabili dal turismo slow.
Quello del Gtl è un progetto dal basso. Le tracce del percorso
sono già liberamente scaricabili in formato gpx sul sito Aps
Fiab Ruotalibera e sull'app Komoot, e i suoi soci organizzano
pedalate sulle 18 tappe. Inoltre il tracciato sfrutta per il 70%
cammini e ciclovie già esistenti: la via Francigena, le ciclovie
Eurovelo 5 ed Eurovelo 7, l'Appia Antica, la ferrovia
Paliano/Fiuggi, il Cammino di San Benedetto e le ciclovie dei
laghi e dei boschi nei pressi di Bracciano. Un crowfunding è
stato lanciato per finanziare le prime spese del progetto: un
sistema di segnaletica leggera, un'app mobile e un sito
internet. e si lavora per costruire una rete di stakeholder e
sostenitori tra Comuni, Enti turismo, proloco, strutture
ricettive e tour operator.
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