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Ispra, 'pioggia e sicità dividono l'Italia'

Ispra, 'pioggia e sicità dividono l'Italia'

Focus sulla strategia Ue per rendere resilienti i sistemi idrici

ROMA, 21 marzo 2025, 13:06

Redazione ANSA

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Con quasi 320 miliardi di metri cubi di precipitazioni il 2024 in Italia è risultato "un anno molto piovoso", con un volume totale annuo (corrispondenti a 1.056 mm) superiore di oltre il 10% alla media annua riferita all'ultimo trentennio climatologico 1991-2020, stimata in circa 285 miliardi di metri cubi (951 mm).
    Lo afferma Bigbang, il modello nazionale di bilancio idrologico di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che fornisce il quadro quantitativo sulla risorsa idrica dal 1951 in poi, inclusi i deficit.
    Secondo i dati del Bigbang nel nostro Paese la disponibilità complessiva di risorsa idrica nel 2024 è stata stimata in 158 miliardi di metri cubi, a fronte di un valore medio annuo di 138 miliardi di metri cubi (+14%).

Permane, tuttavia, a livello nazionale, un trend decrescente, dal 1951 a oggi, della disponibilità annua di risorsa idrica.
    Parlando di acque sotterranee, a livello europeo, il 77% dei corpi idrici si trova in stato chimico buono, mentre il 91% delle acque sotterranee è in uno stato quantitativo buono.

Più o meno analoga la situazione in Italia, dove le percentuali di corpi idrici sotterranei in stato chimico e quantitativo buono sono leggermente minori, il 70% per il chimico e il 79% per il quantitativo.
    In Europa generalmente le acque continuano a essere influenzate da contaminanti, principalmente da inquinamento atmosferico legato alla produzione energetica da carbone e da inquinamento diffuso derivante dall'agricoltura. Analoga situazione in Italia, dove le fonti diffuse prevalenti sono legate all'uso agricolo e dove risulta rilevante anche l'inquinamento legato agli scarichi urbani.
    Occhi puntati, oltre che sulla completa applicazione della Direttiva quadro sulle acque dell'Ue, sull'aumento della resilienza dei sistemi idrici, indica l'Ispra, anche in risposta alle mutate condizioni climatiche, come dettato dalla Strategia europea 'Eu Water Resilience'; indispensabile in ogni caso promuovere, ad ogni livello, un utilizzo sostenibile e responsabile della risorsa idrica.
   

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