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Ecco, per l'Africa puntare su rinnovabili e materie critiche

Ecco, per l'Africa puntare su rinnovabili e materie critiche

Il think tank sul clima indica di sfruttare la crescita verde

ROMA, 25 gennaio 2024, 19:37

Redazione ANSA

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L'Italia può farsi "promotrice di un modello innovativo che vada concretamente incontro ai bisogni di crescita economica di lungo periodo dei Paesi africani e sia in linea con i propri interessi di prosperità e sicurezza condivisa. Ciò significa innanzitutto focalizzarsi sulle energie rinnovabili e sulle materie prime critiche". Lo scrive il think tank italiano per il clima Ecco in vista del summit Italia-Africa che si terrà a Roma la prossima settimana.
    In una lunga analisi su 'Opportunità e rischi del piano Mattei', Lorena Stella Martini, analista di politica estera in Ecco, osserva che "per diventare un partner sempre più credibile ed esercitare maggiore influenza sul continente africano a livello tangibile e sul lungo periodo, l'Italia deve sfruttare l'opportunità rappresentata dalla crescita verde e dalla transizione energetica". Affinché il Piano Mattei "lanci una nuova fase del rapporto italo-africano è necessario superare narrative energetiche legate a tradizionali concetti sulla sicurezza energetica e al ruolo degli idrocarburi - rileva l'analista - Soluzioni smentite dal punto di vista fattuale, nonché in contraddizione con una crescita realmente inclusiva e sostenibile per l'Africa e in linea con gli obiettivi climatici".
    Oltre il 40% della popolazione africana non ha accesso all'energia, con punte molto più elevate in Africa Subsahariana, ricorda Martini ritenendo necessario "l'accesso universale all'energia come condizione necessaria per una crescita economica stabile". Uno sviluppo basato sulla transizione permetterebbe di sfruttare "le risorse rinnovabili di cui il continente africano è ricco" visto che dispone "di circa il 60% a livello mondiale di tutte le aree idonee alla produzione di elettricità da fotovoltaico, oltre ad ampie zone costiere oceaniche ideali per l'energia eolica, bacini fluviali per l'idroelettricità e, soprattutto nella valle del Rift, di un grande potenziale geotermico".
    L'Africa può anche contare "su un'ingente disponibilità di materie prime critiche visto che detiene oltre il 40% delle riserve globali di cobalto, manganese e metalli del gruppo platino, tutti minerali fondamentali per le batterie e le tecnologie dell'idrogeno" aggiunge l'analista di Ecco.
   

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