Le associazioni ambientaliste
chiedono al governo di togliere dal disegno di legge di bilancio
gli incentivi alle caldaie a gas. E' questo il contenuto di una
lettera firmata da Arse, Coordinamento Free, Greenpeace, Kyoto
Club, Legambiente e Wwf Italia, e diretta ai ministri
dell'Economia, dell'Ambiente e degli Affari Europei.
"Al Governo Meloni - spiegano le associazioni - chiediamo la
cancellazione delle tecnologie a fonti fossili, a partire da
quelle destinate al riscaldamento degli edifici, evitando che
possano ricevere incentivi di qualsiasi natura, in linea con
quanto richiesto dal Regolamento e dalla Direttiva Europea,
evitando così al Belpaese una nuova possibile procedura di
infrazione".
"Stando all'attuale formulazione dell'articolo 8 proposta dal
Governo - scrivono le ong -, sono diverse le misure incentivanti
che potrebbero continuare a sussidiare le caldaie a gas:
Ecobonus e Bonus Casa. Strumenti di incentivazione che, insieme
al Superbonus, nel solo 2022, hanno erogato per caldaie a gas e
altre tecnologie sussidi su una spesa totale di circa 4,2
miliardi di euro (2 miliardi provenienti dall'Ecobonus e 2,1 dal
Superbonus), senza contare le centinaia di migliaia di
interventi effettuati anche tramite il Bonus Casa".
"Per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle
emissioni al 2030 e al 2050 e per affrancarsi dalla dipendenza
delle fonti fossili - proseguono le ong -, il Governo deve
puntare sulla decarbonizzazione degli edifici, spingendo sussidi
e incentivi verso sistemi più efficienti e a emissioni zero come
pompe di calore, solare termico, bioenergie e teleriscaldamento.
Una strategia fondamentale per svincolare le famiglie dal caro
bollette, contribuendo in maniera importante alla lotta contro
l'emergenza climatica".
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