Roma è stata teatro oggi del Climate
Pride, una manifestazione pacifica e colorata, che ha visto 5000
persone tra cittadini, attivisti e associazioni sfilare per le
strade chiedendo azioni concrete per promuovere un'accelerazione
della transizione ecologica, rivendicando giustizia sociale e
climatica.
Il Climate Pride, al quale hanno aderito 73 realtà del mondo
ambientalista e della società civile, "è stato un grido
collettivo verso un futuro più sostenibile, dove le energie
rinnovabili, l'economia circolare, l'innovazione e l'equità
sociale sono al centro delle agende politiche", scrive
Legambiente in un comunicato.
"Un tema particolarmente sentito - prosegue la nota -
soprattutto a fronte delle recenti alluvioni che hanno colpito
l'Emilia-Romagna e a Valencia, eventi che evidenziano quanto la
crisi climatica sia una questione che necessita soluzioni
urgenti e concrete. Questo modello di sviluppo basato sulle
fonti fossili, il cui accaparramento alimenta tensioni e guerre
che potremmo evitare se ogni Paese fosse indipendente
energeticamente grazie alle fonti rinnovabili".
Il Climate Pride si è inserito in un contesto di
mobilitazioni globali durante la Cop29 in Azerbaigian, con
l'obiettivo di esercitare una forte pressione affinché i leader
mondiali adottino politiche ambiziose e concrete per combattere
il cambiamento climatico e fare fronte alla perdita di
biodiversità.
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