"Nell'immediatezza chiedo con forza
il ripristino della tratta ferroviaria del Frejus. Non è
accettabile immaginare che i 36mila tir che ogni anno utilizzano
quella tratta ferroviaria debbano essere inibiti al passaggio o
dover passare su gomma, perché questo vorrebbe dire creare un
danno economico enorme, oltre a un danno di inquinamento
ambientale". Così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio,
parlando con l'ANSA in occasione della prima riunione del
Comitato di Cooperazione Frontaliera Italia - Francia, oggi al
Museo del Risorgimento a Torino.
"Ho potuto dire queste cose direttamente al ministro francese
Colonna - ha sottolineato Cirio - e attendendo proprio in queste
ore una risposta importante. Questa è la grande forza
dell'istituzione di questo Comitato.
"Oggi più che mai - ha aggiunto - stiamo vivendo la fragilità
del sistema infrastrutturale di collegamento con la Francia. La
concomitanza dei lavori sul Bianco, la frana sul Frejus che
impedisce il passaggio del traffico ferroviario, i lavori del
Tenda che riapriranno con la canna nuova nel 2024 prima
dell'estate, hanno segnalato la fragilità del nostro sistema".
"Oggi più che mai chiediamo anche il raddoppio del Monte
Bianco, con la realizzazione della seconda canna, una decisione
che evidentemente va presa con gli amici francesi", ha aggiunto
il presidente della Regione Piemonte.
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