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Banca Ifis, piani di recupero sostenibili su crediti deteriorati

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Banca Ifis, piani di recupero sostenibili su crediti deteriorati

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In collaborazione con Banca Ifis

Salgono in Europa e scendono in Italia. Freni, gestione migliore

CERNOBBIO, 27 settembre 2024, 20:01

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Frederik Geertman, Chief Executive Officer of Banca Ifis - RIPRODUZIONE RISERVATA

Frederik Geertman, Chief Executive Officer of Banca Ifis - RIPRODUZIONE RISERVATA
Frederik Geertman, Chief Executive Officer of Banca Ifis - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Banca Ifis

Banca Ifis gioca la carta della sostenibilità sulla gestione dei crediti deteriorati. Con l'invito a compiere uno 'Step Forward' (passo in avanti, ndr), il presidente Ernesto Fürstenberg Fassio ha aperto il 13/o 'Npl Summit' a Cernobbio invitando gli operatori del settore a "fare un salto in lungo nella sostenibilità sociale". Un salto di qualità necessario per gestire un settore che in Europa ha visto crescere lo stock di nuovi Npl del 4,5% a 373 miliardi di euro allo scorso 30 giugno. In l'Italia è andata meglio, con un calo dell'11% a 41 miliardi, ma non è il momento di sedersi sugli allori. Non basta infatti essere i "migliori" a gestire il problema, come ha evidenziato il sottosegretario all'Economia Federico Freni, occorre cercare nuove strade.
    Dal rapporto Ifis è emersa una crescita degli Npl in Germania del 13,57% a 41 miliardi. Il primato in valore assoluto però spetta alla Francia (+7,8% a 121 miliardi), mentre la Spagna (+1% a 76 miliardi) è rimasta ferma a metà strada.
    "Il sistema bancario italiano - ha spiegato Freni - è stato in grado di gestire le sofferenze in modo molto migliore rispetto a quello degli altri Paesi europei, anche grazie ai processi industriali dei crediti in sofferenza e alla loro gestione razionale". Quello che per anni è stato considerato come un problema, ha scandito, deve essere visto oggi come "un'opportunità".
    Un'opportunità da gestire in modo industriale ma, ha sottolineato il presidente di Banca Ifis, rafforzando l'approccio degli operatori al social banking per "favorire l'inclusione". "L'industria degli Npl - ha argomentato Fürstenberg Fassio - ha fatto un cambio di passo prendendo piena consapevolezza del proprio ruolo" e dal 2015 ad oggi è riuscita a "costruire un sistema più sostenibile per tutti" favorendo la "re-inclusione finanziaria dei soggetti fragili attraverso modelli di recupero sostenibili". Ora la gestione delle sofferenze bancarie si deve muovere nella direzione del social banking, mettendo alla base del processo il "rispetto reciproco nel rapporto che le banche e gli operatori hanno con i clienti-debitori". Si tratta di instaurare un dialogo che tenga conto delle esigenze delle persone per "definire piani di recupero sostenibili".
    Secondo l'amministratore delegato di Banca Ifis Frederik Geertman grazie alle sofferenze liberate dall'industria degli Npl è stato possibile "generare nuovo credito". Oggi, davanti a un "contesto macroeconomico incerto", il settore si deve adattare ai cambiamenti di contesto normativo e di mercato. In prospettiva Geertman vede infatti "minori flussi di nuovo credito deteriorato". A suo dire però "la reinterpretazione della strategia e il vivace mercato secondario stanno permettendo all'industria di continuare il proprio lavoro, aiutando le banche a mantenere il rapporto tra sofferenze e attivi intorno la soglia del 3% raggiunta lo scorso anno".
    Al summit di Cernobbio è stato annunciato il riconoscimento a Banca Ifis per il 'miglior programma Esg in Europa' nel segmento 'Small-Mid Cap', le società con capitalizzazione tra 2 e 10 miliardi di euro. Il premio - è stato spiegato - riflette "l'impegno nella sostenibilità sociale promosso dal presidente Fürstenberg Fassio nella trasformazione sostenibile del modello di business e nella realizzazione di un programma di iniziative a favore dell'inclusione sociale". L'istituto attivo nella gestione dei crediti deteriorati ha ottenuto anche i premi 'Best Investor Relator' e 'Best Investor Felator Team in Europe' oltre alla medaglia d'argento come 'Best Ceo' nel settore 'Financial Institutions Specialty finance' a livello europeo, conferito a Geertman, mentre al consiglio di amministrazione è stato assegnato il 3/o posto.
   

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