Valutato 10,6 milioni di dollari, il progetto mira a migliorare l'approvvigionamento idrico ad Al-Karamah e Dhahret Al-Raml nei distretti di Deir Alla e Al-Karamah. Finanziato principalmente da un prestito dell'80 percento della Banca europea per gli investimenti (Bei) e da una sovvenzione del 20 percento dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid), il progetto copre sia l'implementazione che la supervisione. Il ministro dell'acqua e dell'irrigazione Raed Abu Saud ha osservato che l'iniziativa soddisferà la crescente domanda di acqua in tutto il Regno.
Abu Saud ha sottolineato che il progetto migliorerà la fornitura di servizi passando a un sistema di pompaggio a flusso naturale, che estende la durata della rete e migliora l'efficienza e l'equità della fornitura. Ha quindi ribadito l'impegno del ministero nel supportare progetti locali che affrontano richieste idriche critiche, garantendo un'implementazione di qualità da parte del settore privato sotto stretta supervisione e in linea con i programmi contrattuali. I rappresentanti sia della Bei che dell'Usaid, tra cui la direttrice per l'acqua e l'ambiente dell'Usaid, Laura Gonzalez, hanno elogiato la collaborazione in corso, sottolineando l'impatto costruttivo della loro partnership con il settore idrico della Giordania.
In particolare, il progetto di riabilitazione dei sistemi idrici si estende su sette fasi con un costo complessivo di 97 milioni di dollari, mirando a fornire soluzioni sostenibili ai problemi di distribuzione idrica nel governatorato di Balqa.
(ANSAmed).
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