Nel primo viaggio la Libra aveva portato in Albania 16 persone lo scorso 16 ottobre. Sulla nave è stato fatto un pre-screening dei migranti intercettati in acque internazionali con l'obiettivo di accertare che abbiano i requisiti per essere sottoposti alla procedure accelerata di frontiera: maggiorenni, senza problemi di salute e provenienti da uno dei 19 Paesi inseriti nella lista di quelli sicuri. Dopo il precedente trasferimento, in 4 risultarono poi "non eleggibili" per la procedura in quanto minorenni (2) o malati (altri 2) e furono portati in Italia. Questa volta si è voluto evitare viaggi a vuoto e c'è stata particolare attenzione nella selezione delle persone da trasferire in Albania. Si spiega anche così il basso numero dei passeggeri della Libra. Dopo l'arrivo nel porto di Schengjin gli 8 verranno sottoposti nell'hotspot italiano lì allestito ad un ulteriore screening sanitario e sottoposti ai controlli per l'identificazione. Successivamente, sempre in giornata, verranno trasferiti a Gjader, una ventina di km all'interno, dove attenderanno l'esito della domanda di protezione internazionale nel Centro per richiedenti asilo, sempre sotto la giurisdizione italiana. Il tribunale di Roma dovrà quindi pronunciarsi sulla convalida del trattenimento che viene disposto dalla questura della Capitale.
Nel caso precedente il verdetto giunse due giorni dopo l'arrivo in Albania dei migranti e non convalidò il trattenimento. I 12 furono quindi portati in Italia. In seguito a quella pronuncia dei giudici romani - che si atteneva ad una sentenza della Corte europea di giustizia - il Governo ha approvato un decreto che ha ridefinito la lista dei Paesi sicuri. I tribunali negli ultimi giorni, però, hanno continuato a bocciare i trattenimenti. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA