(ANSAmed) - ATENE, 3 OTT - La devastante crisi economica che
da sette anni ha colpito la Grecia ha prodotto nelle famiglie la
perdita netta di circa 170 miliardi di euro. Lo riferisce il
sito web GreekReporter pubblicando i risultati di un nuovo
studio condotto dal Gruppo Julius Baer, una banca privata
elvetica. I ricercatori del Julius Baer hanno prima compilato le
liste delle attività finanziarie e delle proprietà di tutte le
famiglie europee, quindi ne hanno sottratto i debiti arrivando
così ad una stima finale delle loro ricchezze.
La ricerca ha dimostrato che la ricchezza privata in Europa
ha raggiunto il livello più alto nel 2013 con 56 trilioni di
euro (56mila miliardi) in totale, con un aumento del 17%
rispetto all'anno precedente. Ma questa immagine di prosperità
generalizzata non deve trarre in inganno, avvertono gli esperti
elvetici, perchè esistono grandi differenze fra un Paese e
l'altro.
I tedeschi, per esempio, sono diventati più ricchi di due
trilioni di euro rispetto ai livelli pre-crisi, mentre il
patrimonio complessivo di tutte le imprese elvetiche è cresciuto
di un trilione.
D'altro canto, nei Paesi del Mediterraneo - in particolare
Spagna e Grecia - la ricchezza privata si è deteriorata in modo
drammatico. In totale, i patrimoni dei greci sono calati del 23%
rispetto ai livelli del 2007 e le famiglie greche hanno perso in
tutto 170 miliardi di euro dall'inizio della crisi.
Nello stesso periodo, le famiglie spagnole hanno perduto il
28% netto delle ricchezze di cui disponevano prima della crisi.
(ANSAmed).
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