PORTO TORRES - Il faro dell'Asinara sarà al centro di un intervento sperimentale internazionale di valorizzazione grazie ai finanziamenti comunitari del progetto Med Phares che ambisce alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio costiero dei territori aderenti. Fra questi anche la Sardegna che, tramite la Conservatoria delle Coste, ha scelto di lavorare sul faro e sulla stazione di segnalazione di Sant'Elia, a Cagliari, e sui fari e i semafori di Sant'Antioco e dell'Asinara.
In Francia le "azioni pilota" riguarderanno il semaforo di La Mortella e di La Pietra, in Corsica, e il faro di Grand Rouveau. In Tunisia si lavorerà sui semafori delle isole di La Galite, di Zembra e Zembretta, mentre in Libano sul faro della città di Tiro. Fondamentale per il successo dell'iniziativa dell'Unione europea è il coinvolgimento dei cittadini.
Il programma mira a innescare processi di partecipazione e condivisione con i portatori d'interesse locali. Med Phares sarà al centro di un incontro pubblico domani nella sala conferenze "Filippo Canu" a Porto Torres.
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