LAMPEDUSA - Otto sbarchi, con un totale di 386 migranti, a partire da ieri sera, a Lampedusa. Gli ultimi, in ordine di tempo, barchini, con a bordo 51 pakistani, bengalesi, egiziani e siriani e 49 (2 donne e 4 minori) bengalesi, etiopi, siriani ed egiziani, sono stati soccorsi dalle motovedette di Capitaneria di porto e guardia di finanza a mezzanotte e mezza e alle 3,30.
Entrambi i natanti, a detta dei profughi sbarcati, sono salpati da Zouara in Libia. Prima di loro, facendo arrivare ad un totale di 14 approdi nell'arco di 24 ore, erano giunti 533 migranti. All'hotspot di contrada Imbriacola vi sono, al momento, 798 profughi, fra cui 64 minori non accompagnati. Per metà mattinata, la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 303 ospiti della struttura che verranno imbarcati sul traghetto di linea per Porto Empedocle.
Sono partiti tutti dalla Libia, Zuara in particolar modo, ma anche Sabratah, i barchini soccorsi, nelle ultime ore, da Capitaneria di porto e Guardia di finanza, nelle acque antistanti a Lampedusa. E per le traversate della speranza, stando a quanto riferito dai migranti sbarcati, sono stati pagati da 4mila a 6mila dollari a testa. Alcuni gruppi di profughi hanno riferito d'aver invece sostenuto la spesa in euro: da mille a 2.500. I 50 afghani, pakistani, bengalesi, siriani ed egiziani sbarcati prima della mezzanotte hanno raccontato di aver pagato fino a 9mila euro per essere imbarcati sulla barca di legno di 10 metri. Anche il "fronte" tunisino è però ancora attivo: ieri, 4 dei 14 gruppi di migranti sbarcati, sulla maggiore delle isole Pelagie, hanno riferito d'essersi messi in viaggio da Sfax, Gabes, El Amra e Zarzis.
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