"Il meccanismo per ottenere il sostegno" dell'Oim nel "soddisfare alcuni bisogni medici in 14 centri d'accoglienza per migranti" in Libia è stato "esaminato" dal ministro della Salute del governo di Accordo nazionale libico, Omar Bashir El-Tahaer con Aref Hassan El Sayed, responsabile del dossier "saliute" presso la stessa organizzazione internazionale, riferisce la pagina Facebook del dicastero.
"Nella riunione i partecipanti hanno concordato di eseguire un esame medico complessivo sui migranti presenti nei centri di accoglienza" e "esami medici di prevenzione per impedire la diffusione di malattie e fornire le medicine necessarie" prima del loro propagarsi, aggiunge la nota.
All'incontro, svoltosi giovedì pomeriggio presso il Gabinetto del ministro, "hanno assistito" il Capo del centro nazionale per la lotta contro le malattie, Bereddine El Nagar; il consigliere del ministro per le Questioni ospedaliere, Noureddin Erebi; e il direttore dell'Ufficio della cooperazione internazionale, Khaled Attya.
Come noto stime attendibili parlano dell'esistenza in Libia di 24 centri sotto il diretto controllo della Direzione per il contrasto all'immigrazione clandestina, dipendente dal Ministero dell'Interno libico. I centri di raccolta sono i campi dove vengono messi i migranti prima degli accertamenti e dell'eventuale rimpatrio volontario con l'Iom. Le condizioni di vita in questi centri sono al centro dell'attenzione di organizzazioni umanitarie che temono violazioni dei diritti delle persone in fuga da povertà e conflitti. Il governo di Sarraj sta intervenendo con successo da mesi nell'arginare il traffico di esseri umani che dall'Africa punta all'Europa soprattutto attraverso Libia e Italia.
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