TUNISI - Le vie complementari di protezione sono state al centro dei dibattiti della quarta giornata della "Scuola estiva sulle migrazioni", organizzata dall'Oim in Tunisia, quest'anno sotto il tema "moltiplicare le vie della migrazione regolare, opportunità e sfide".
I vari panel hanno permesso di evidenziare "la necessità di avviare più quadri e partenariati tra tutte le parti interessate e gli attori rilevanti" per "consentire la prosperità di programmi, come ad esempio il ricongiungimento familiare, che potrebbero interessare più paesi". I panel hanno messo in evidenza che esistono risorse utili, come il Global Compact on Migration (Gcm), che fungono da punto di riferimento per avvicinare e guidare i governi a impegnarsi maggiormente nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) e a promuovere strategie di migrazione ben gestite.
La protezione è una componente trasversale al centro dell'approccio dell'Oim volto a garantire il rispetto dei diritti dei migranti e dei rifugiati in movimento, progettando programmi incentrati su una protezione adeguata. I lavori della quarta giornata si sono concentrati sull'approccio secondo cui una migrazione ben gestita può rappresentare una preziosa strategia di adattamento per ridurre la vulnerabilità delle popolazioni al riscaldamento globale, anticipando i rischi di spostamento indotti dall'ambiente e aumentando la loro resilienza ad altri cambiamenti nei fattori ambientali.
La 'Summer School on Migration' che si conclude venerdì a Tunisi rientra nel Programma regionale di sviluppo e protezione dei migranti (Pdpp) in Nord Africa, finanziato dall'Unione europea (Thamm plus) e attuato dall'Oim in Algeria, Egitto, Libia, Marocco e Tunisia, al fine di approfondire le conoscenze in materia di migrazione, rafforzare la coesione tra le comunità ospitanti e quelle migranti e sostenuto anche dall'Africa Regional Migration Program (Usa).
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