TUNISI - Il ministro tunisino degli Esteri Mohamed Ali Nafti ha effettuato una visita di lavoro in Algeria dove è stato ricevuto dal presidente Abdelmadjid Tebboune.
Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri tunisino ove si precisa che Nafti ha incontrato anche il suo omologo algerino, Ahmed Attaf, alla presenza delle delegazioni di entrambi i Paesi.
Nell'incontro con il presidente algerino Nafti ha trasmesso il saluto del presidente Kaïs Saïed, ribadendo il suo fermo impegno a consolidare la tradizione di consultazione e di coordinamento continuo sulle questioni bilaterali, regionali e internazionali. Da parte sua, il presidente algerino ha espresso la sua stima e il suo rispetto per Saïed e ha sottolineato la sincera volontà dell'Algeria di rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali a tutti i livelli. L'incontro è stato l'occasione per sottolineare l'importanza di elaborare un piano d'azione efficace e ambizioso per intensificare la cooperazione bilaterale in vari settori prioritari per entrambi i Paesi, "con l'obiettivo di promuovere interessi comuni e consolidare le basi di stabilità, progresso e benessere dell'Unione".
Il ministro tunisino ha poi presieduto una sessione di lavoro con il suo omologo Attaf i cui colloqui hanno messo in luce le notevoli dinamiche che caratterizzano i diversi ambiti di cooperazione e partenariato tra Tunisia e Algeria. In questo contesto, le due parti hanno convenuto sulla necessità di accelerare la cooperazione in settori chiave quali energia, sicurezza idrica e alimentare, commercio, investimenti, trasporti e sanità. Si sono inoltre impegnati a intensificare gli sforzi per facilitare l'integrazione sociale ed economica dei tunisini residenti in Algeria e degli algerini residenti in Tunisia, aggiornando i quadri giuridici che regolano queste relazioni e organizzando quanto prima incontri bilaterali.
Inoltre, i dibattiti si sono concentrati su diverse questioni regionali e internazionali di interesse comune, in particolare nel contesto delle profonde trasformazioni che stanno vivendo diverse regioni del mondo, in particolare il Medio Oriente e la regione del Sahel africano. "Questi cambiamenti richiedono un rafforzamento della consultazione tra i leader e i funzionari dei due Paesi al fine di definire un approccio comune e globale che garantisca una risposta efficace a questi sviluppi, con una visione pragmatica volta a consolidare la sicurezza condivisa e lo sviluppo unito", si legge nella nota.
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