"Accettiamo tutto, ma non la
disinformazione e l'accusa di essere dei mostri e degli
assassini". Lo afferma l'ad di Eni Claudio Descalzi rispondendo
alle domande di studenti lucani in visita nella sede di San
Donato Milanese. Descalzi ha parlato di 'fake news' delle quali
"la più grande è sull'incidenza dei tumori in Basilicata, che è
la regione italiana meno colpita dopo la Calabria. Le più
colpite sono quelle del Nord, dove non c'è produzione di
greggio". Quanto al Lago del Pertusillo, "ci hanno accusato di
inquinarlo ancora prima che iniziassimo le produzioni", ha
affermato spiegando che "non c'è nessuna correlazione tra
produzioni contaminazione del lago". Infine la Val d'Agri che,
"già all'epoca dei romani presentava affioramenti superficiali
di olio, ma oggi siamo noi a produrre e ci prendiamo le colpe".
Quanto poi al centro oli di Viggiano, "da controlli effettuati
non da noi, le acque esterne non sono contaminate, lo sono
quelle interne e stiamo lavorando con Arpa, Regione e Ispra" per
la bonifica.
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