Serve "una nuova coscienza etica"
e un nuovo modello di sviluppo", in grado di "coniugare la
crescita e il benessere con la cura dell'ambiente e del creato"
anche "educando i giovani a stili di vita sostenibili", e con
una "nuova responsabilità collettiva". Sono alcuni dei passaggi
dell'intervento del cardinale Giovanni Battista Re, stamani a
Potenza nel corso del convegno "Ambiente, salute, lavoro, tutela
e sviluppo. Riflessioni e prospettive per la tutela dei beni
ambientali- culturali e lo sviluppo economico", promosso dalla
Fondazione "Sorella Natura". Il cardinale ha quindi spiegato che
"nella storia il rapporto tra l'uomo e l'ambiente non è mai
stato perfetto" ma negli "ultimi 80 anni le attività umane e
industriali hanno modificato la natura più di quanto fatto nei
secoli precedenti".
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