Le vicende legate "all'ingente
sversamento di idrocarburi" - avvenuto a marzo del 2017
"nell'area del Centro Olio Val d'Agri (Cova)" dell'Eni "con
contaminazione anche esterna al perimetro che avevano
determinato la necessità, da parte dell'amministrazione
regionale, di sospendere per alcuni mesi le attività estrattive"
- hanno "indotto la Regione Basilicata ad adire le vie legali
nei confronti di Eni, per un risarcimento di natura economica ed
ambientale ma anche per ottenere una riparazione delle
conseguenze lesive del danno di immagine". La decisione è stata
presa dalla Giunta lucana.
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