Il Centro Oli dell'Eni di Viggiano
(Potenza), "con gli annessi pozzi estrattivi, di reiniezione e i
550 km di oleodotti, dovrebbe andar via dall'area della Val
d'Agri, perché insistono su un reticolo idrico altamente
delicato, che produce 3.000 litri di acqua dolce al secondo, ha
centinaia di km di acquedotti naturali collegati a più di 600
sorgenti. Tutto in altura e, dunque, nelle condizioni peggiori
da controllare, come impatto ambientale sulle falde idriche". Lo
scrivono, in una nota congiunta, i parlamentari lucani del
Movimento cinque stelle, i deputati Gianluca Rospi e Luciano
Cillis, e i senatori Arnaldo Lomuti e Agnese Gallicchio.
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