Non decolla il mercato dell'olio
quest'anno con prezzi che scendono a picco, nonostante una buona
ripresa produttiva e una qualità eccellente. A tracciare la
preoccupante situazione dell'olivicoltura in piena campagna sono
Cia - Agricoltori italiani e Italia Olivicola. "Gli acquirenti
aspettano affinché il prezzo dell'extravergine italiano arrivi
quasi al livello di quello spagnolo", fanno sapere i presidenti
Dino Scanavino e Gennaro Sicolo, "le cisterne si riempiono e chi
ne paga le conseguenze sono i produttori e i frantoiani, che
continuano a rappresentare l'anello debole della catena. Sono
comportamenti che non agevolano la ripartizione del valore tra
tutti i protagonisti della filiera". Per Scanavino e Sicolo
"vendere un prodotto d'eccellenza ad un prezzo stracciato
significa non rientrare nemmeno delle spese sostenute dagli
agricoltori". "Questa bolla commerciale - concludono -
metterebbe definitivamente in ginocchio migliaia di famiglie e
un intero settore simbolo del made in Italy.
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