Ad Irsina (Matera) coordinava il traffico di droga, facendo spacciare anche diversi minorenni, tra cui i suoi due figli, uno dei quali di 9 anni: la donna è stata arrestata con l'accusa di essere a capo di un'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti sgominata oggi dai Carabinieri nell'ambito di un'operazione tra Basilicata e Puglia, coordinata dalle Direzioni distrettuali antimafia di Potenza e Bari.
Stamani sono stati eseguiti 21 decreti di fermo di indiziato e sette ordinanze di custodia cautelare in carcere.
Le indagini sono cominciate nel giugno 2016 (per terminare nello scorso mese di dicembre) dallo spaccio di droga tra minorenni ad Irsina e poi si sono allargate a Gravina in Puglia (Bari): gli investigatori hanno ricostruito un "fiorente traffico di sostanze stupefacenti e soprattutto le sinergie tra il sodalizio criminale lucano e quello pugliese". Di quest'ultimo fanno parte persone vicine al clan Risoli, attivo nella provincia di Bari. Durante le indagini sono stati sequestrati circa 700 grammi di droga (cocaina, marijuana e hascisc). L'operazione è stata denominata "Coppia di Regine" perché anche a Gravina in Puglia lo spaccio di droga era coordinato da una donna, sottoposta a fermo di indiziato di delitto. Oltre a Gramegna, le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nei confronti di Rocco Caprio, di 40 anni, di Gravina in Puglia; Francesco Paolo Piancazzi (47), di Matera; Francesco Mariani (33) di Gravina in Puglia; Saverio Bisaccia (36) di Bari; Saverio Versetto (25) di Gravina in Puglia e Giuseppe Lorusso (29) di Bari.
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