"Il tempo è scaduto: la Basilicata
non può più aspettare": è una delle considerazioni alla base
della decisione di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata di lanciare
"una mobilitazione generale" che si svolgerà nel prossimo mese
di aprile "in modalità sia diretta che virtuale per consentire
la massima partecipazione possibile delle persone, in tutti i
comuni e i luoghi di lavoro della regione".
La mobilitazione è stata decisa dai segretari regionali di
Cgil, Cisl e Uil - Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo
Tortorelli - e da "oltre 78 tra dirigenti e segretari di
categoria". L'obiettivo "è lanciare un messaggio chiaro al
presidente Bardi e alla sua giunta: è indispensabile una
revisione del metodo e della sostanza nella programmazione e
nelle politiche economiche e finanziarie". I primi punti
riguardano il "programma generale di sviluppo", il programma
Ng-Eu, i fondi nazionali e regionali. Secondo i sindacati, la
giunta dovrebbe agire "con ostinazione per cancellare l'onta di
essere l'unica regione d'Italia, insieme al Molise, a ripiombare
in zona rossa", mentre "si preferisce, con ingiustificata
ostinazione, assumere un atteggiamento di autoreferenziale
sufficienza". Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito il metodo che
preferiscono: "E' quello che in Europa viene definito 'dialogo
sociale', che prevede il coinvolgimento degli attori sociali più
importanti del Paese e della Basilicata".
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