Un uomo e una donna sono stati
arrestati dai Carabinieri, in provincia di Potenza, con l'accusa
di aver sottoposto i figli della donna - entrambi con meno di
dieci anni ed entrambi nati da una precedente relazione - a
"reiterate percosse" e "punizioni fisiche crudeli".
I due sono stati arrestati su ordine del gip del Tribunale di
Potenza, al termine di indagini coordinate dalla Procura della
Repubblica, che ha chiesto i provvedimenti restrittivi a carico
degli indagati evitando che i loro atti "potessero sfociare in
ulteriori e più gravi conseguenze". La vicenda è emersa dopo la
denuncia della nonna dei due bambini e le testimonianze delle
sorelle dell'uomo, "più volte intervenute in favore dei bambini,
tentando di far cessare le violenze nei loro confronti". Secondo
quanto si è appreso, "da circa un anno" i due bambini - ora
affidati ai servizi sociali - subivano percosse "anche per
motivi banali": uno dei due è stato picchiato anche "con un
guinzaglio per cani", mentre l'altro è stato colpito da un pugno
in faccia ed è stato costretto a stare nella sua camera "senza
mangiare per vari giorni". Inoltre, i due sono stati costretti a
"restare svegli fino alle ore 6 del mattino". L'uomo, durante
litigi con le sorelle che volevano difendere i nipotini, "si era
anche dichiarato 'pronto a fare una strage' se gli fossero stati
tolti i figli", secondo quanto reso noto dalla Procura della
Repubblica di Potenza.
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