Il 2020 "si chiude con una pesante
recessione, pari al 10,7% indotta dal crollo dei consumi interni
e delle esportazioni, ma anche dal calo della spesa pubblica per
appalti". E' questo uno dei dati emersi dal rapporto Ires-Cgil
"L'economia della Basilicata nel 2020 - Una regione al bivio fra
declino definitivo e possibile rinascita".
Il rapporto è stato presentato stamani, a Potenza, dal
direttore scientifico dell'Ires, Riccardo Achilli, e dal
segretario lucano della Cgil,Angelo Summa. Il tessuto produttivo
"ha sofferto un andamento esplosivo del numero di fallimenti
(+133%) e di liquidazioni volontarie (+14,7%) nonostante i
provvedimenti governativi di sospensione delle procedure
fallimentari e le chiusure dei tribunali nel lockdown". Gli
effetti occupazionali del crollo "sono stati fortemente
contenuti dai provvedimenti nazionali di tutela ma si sono
comunque sentiti: sono stati persi, rispetto al 2019, quasi
mille occupati.
Il tasso di disoccupazione reale, che tiene conto anche dei
lavoratori scoraggiati, è del 10,8%". Nel rapporto è stato anche
segnalata "una crescita della povertà relativa che nel 2020
dovrebbe arrivare al 17,4%, dal 16% del 2019". Per quanto
riguarda invece i dati demografici, a ottobre 2020 "la
popolazione regionale è scesa di quasi 4.600 abitanti".
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