Ai domiciliari dallo scorso 22
gennaio nell'ambito dell'operazione "Cashback" su due milioni di
euro sottratti in cinque anni da un bancario, Donato Cristofaro,
ai Comuni di Ripacandida, Oppido Lucano, Genzano di Lucania e
Cancellara (Potenza), due imprenditori, Gianvito Larotonda e
Gianluca Santoro, sono stati trasferiti in carcere.
L'arresto, disposto dal gip di Potenza, è stato eseguito
dalla Guardia di Finanza che ha inoltre sequestrato oltre 1,2
milioni sui conti dei quattro indagati (il quarto, Antonio
Mecca, è un altro imprenditore, arrestato e, come Cristofaro,
trasferito in carcere lo scorso 22 gennaio).
Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della
Repubblica di Potenza e successive agli arresti dello scorso
gennaio, è emerso che Larotonda e Santoro non hanno rispettato
gli obblighi imposti dalla misura cautelare dei domiciliari.
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