Intesa Sanpaolo, nell'ambito del
programma Imprese Vincenti, ha voluto valorizzare due piccole
aziende agricole a conduzione familiare, la Biotesoro (Matera) e
la Boselli Nullo e Marcello (Parma), con due menzioni
particolari per l'agricoltura, come riconoscimento ad imprese
guidate da giovani e per l'innovazione della loro attività. Le
aziende, selezionate dalla Coldiretti, hanno ricevuto il premio
durante la quarta tappa del tour dedicata all'agroalimentare.
"La nostra azienda agricola è nata con lo scopo di puntare
alla massima qualità e cerchiamo di distinguerci anche con
prodotti innovativi, come ad esempio il caviale di limone",
spiega il titolare di Biotesoro, Salvatore Palmieri, un giovane
di 33 anni, laureato in architettura, che ha deciso di
riprendere i terreni dei nonni materni, restando in Basilicata
anziché trasferirsi al Nord o all'estero. Biotesoro coltiva e
produce ortofrutta, nello specifico agrumi, ortaggi di stagione,
e ha una rete diretta di vendita in Basilicata ma è presente
anche a Roma, Rimini e Torino e dall'anno scorso ha iniziato a
esportare in Germania.
"Da questa pandemia ne usciamo con la consapevolezza
rafforzata che il sistema agroalimentare italiano è
imprescindibile - sottolinea Palmieri - ed è alla base del
sistema economico. Possiamo dire che si è fermato il mondo ma
l'agricoltura ha continuato a esistere e ad essere". Alle porte
di Parma, sorge invece la Boselli Nullo e Marcello, condotta da
tre fratelli, tutti con meno di 40 anni. "Negli ultimi anni
abbiamo investito per ridurre l'impatto ambientale e migliorare
il benessere degli animali", spiega Filippo Boselli, che insieme
ai fratelli produce alimenti per gli animali fino al latte
trasformato in parmigiano reggiano, per circa 4.000 forme
all'anno. I tre soci si occupano anche della commercializzazione
del parmigiano, vendendone una parte online, oltre che a negozi,
gastronomie e ristoranti. Ad oggi circa il 20% viene venduto
all'estero.
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