"Non è certo la costituzione della
Conferenza regionale per la Programmazione, di cui abbiamo oggi
notizia con il decreto firmato dal Presidente Bardi, ad avviare
quella nuova concertazione sociale che Cgil, Cisl e Uil
sollecitano da troppo tempo, proprio in analogia con quanto
accade tra i sindacati confederali nazionali e il Governo
Draghi": lo hanno detto, in una nota congiunta, i segretari
lucani di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Summa, Vincenzo Cavallo e
Vincenzo Tortorelli.
Cgil, Cisl e Uil hanno detto di "rivendicare una nuova
pianificazione regionale, che deve prendere la forma di un vero
piano per la crescita, l'ambiente, il lavoro e lo sviluppo
sostenibile. Il Patto che proponiamo contiene le visioni e i
progetti per trasformare il Paese e la regione, indica
gli obiettivi che vanno raggiunti per garantire alla
Basilicata uno sviluppo in termini di tecnologia,
industria, innovazione e digitalizzazione, con uno sguardo
particolare alla semplificazione amministrativa. Si tratta di
obiettivi da raggiungere attraverso le risorse del Pnrr seguendo
una griglia di 'Missioni' che dovranno essere la base di
appoggio di una nuova stagione programmatoria straordinaria e
non derogabile, con i quali invertire il ciclo e conseguire un
nuovo modello di sviluppo". Summa, Cavallo e Tortorelli hanno
ribadito a Bardi la richiesta di una convocazione urgente dei
sindacati "per costruire un nuovo patto per il lavoro con
obiettivi e strumenti attuativi dentro una rinnovata
concertazione. Alle parti sociali deve essere riconosciuta una
funzione fondamentale, oltre che per co-progettare gli
interventi, in sessioni di determinazione condivisa per poter
analizzare e valutare periodicamente gli esiti, con tavoli
di lavoro paritetici e permanenti che da solala
Conferenza regionale per la programmazione non è in grado di
garantire. In gioco c'è il futuro dei lucani e non si può
sprecare questa occasione", hanno concluso.
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