Flai-Cgil di Basilicata e Camera
del lavoro di Venosa (Potenza) hanno orpposto che il centro di
accoglienza per iu migranti stagionali che sarà realizzato a
"Boreano" sia intitolato a Rocco Girasole, il bracciante ucciso
nella città oraziana il 13 gennaio 1956, durante "una pacifica
manifestazione di protesta".
Oggi il sindacato ha tenuto una commemorazione di Girasole,
ricordando le circostanze della morte del bracciante, avvenuta
dopo "l'intervento brutale" delle forze dell'ordine. La proposta
di intitolare il centro a Girasole è stata fatta evidenziando
che "oggi Venosa, con il dilagante fenomeno del caporalato e
dello sfruttamento dei braccianti stranieri in agricoltura, è
purtroppo teatro di un altro scenario che trova però fondamento
nello stesso principio che ogni anno anima il ricordo di
Girasole, ovvero il diritto al lavoro".
Secondo Pietro Simonetti, componente del Tavolo nazionale
anticaporalato del Ministero del Lavoro, il centro di Boreano
"andrebbe intitolato a Rocco Girasole per arricchire la memoria
e tracciare percorsi di liberazione dalle forme di schiavitù
presenti ancora nelle campagne italiane e non solo".
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