Il contratto di solidarietà per i
lavoratori dello stabilimento di Melfi (Potenza) di Stellantis è
stato riaperto dal 4 aprile al 7 agosto prossimo per affrontare
una "fase congiunturale drammatica", caratterizzata soprattutto
dalla "grave crisi dell'approvvigionamento dei semiconduttori
che sta pesantemente penalizzando il comparto dell'auto". Lo
hanno stabilito oggi l'azienda e i sindacati Fim, Uilm, Fismic,
Uglm e Aqcf.
Azienda e sindacati, "in linea con l'accordo del 25 giugno
2021", hanno deciso di "mettere in campo ogni strumento utile
per far fronte all'esubero giornaliero che, con il passaggio da
17 a 15 turni, a partire dal 4 aprile, è di circa 1.500 unità".
E' stata riaperta la possibilità di uscite incentivate
volontarie e di "cogliere ogni opportunità per le trasferte o
distacchi in Italia e in Europa".
Dall'incontro è emersa la "riconferma degli investimenti per
Melfi (quattro nuove vetture totalmente elettriche a partire dal
2024)", ma i sindacati hanno chiesto di "definire in modo chiaro
come si vuole affrontare la transizione, ma soprattutto, per
quanto riguarda Stellantis e Melfi, avviare un confronto serrato
anche per tutto l'indotto", cercando anche per quest'ultimo "un
percorso per la salvaguardia dei livelli occupazionali".
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