A 26 anni dall'omicidio in
servizio dell'agente secelto Francesco Tammone (Medaglia d'oro
al valor civile), ucciso a Potenza il 10 luglio 1996, stamani,
nella Questura del capoluogo lucano, si è tenuta una
commemorazione, alla quale ha partecipato - tra gli altri -
anche il prefetto Michele Campanaro.
In un comunicato diffuso dalla stessa Questura, è ricordato
che "la sera del 10 luglio 1996 Francesco, di pattuglia durante
un servizio di controllo del territorio in un quartiere
periferico del capoluogo potentino, veniva colpito a morte da
alcuni colpi di pistola esplosi da un pregiudicato del posto, in
regime di semilibertà. Lasciava la giovane moglie Claudia e la
figlioletta Stefania, di appena due mesi".
Il questore, Antonino Pietro Romeo - che "ha deposto una
corona di alloro dinanzi alla lapide intitolata al Caduto",
nell'atrio della Questura - ha "avuto parole di conforto per i
familiari, tra cui l'anziana madre Carmela, assicurandole che il
ricordo del sacrificio del figlio non verrà mai dimenticato "Gli
Eroi non si dimenticano mai - ha concluso il questore - perché
continuano a vivere nei ricordi".
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