"Sono fiducioso che le indagini
possano al più presto acclarare la mia estraneità ad ogni
ipotesi di reato poiché ho sempre improntato la mia attività
politico-amministrativa e, prima ancora, la mia vita al rispetto
della legge". Lo ha detto, in una dichiarazione all'ANSA,
l'assessore alla sanità della Regione Basilicata, Francesco
Fanelli (Lega), indagato nell'ambito di un'indagine coordinata
dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza.
"In merito alle recenti notizie di cronaca giudiziaria - ha
aggiunto l'assessore - ritengo necessario ribadire che non sono
indagato per i fatti relativi al nuovo ospedale di Lagonegro
(Potenza) né per ogni altra vicenda che interessa quel versante
della Regione Basilicata. Ieri ho appreso di essere indagato
perché mi sarei ingiustificatamente sottoposto al test del
tampone covid e perché avrei adottato atti amministrativi per
danneggiare il dottor Barresi nella sua qualità di direttore
generale dell'Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza".
Fanelli ha poi sottolineato che "se l'Autorità giudiziaria lo
riterrà opportuno", è "pronto a dare ogni chiarimento utile alla
rapida definizione della mia posizione. Infine, proprio per la
profonda differenza tra quanto a me contestato e gli altri fatti
oggetto di indagine - ha concluso l'assessore lucano - chiederò
che la Procura separi i procedimenti".
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