Sono stati 17, fino a ottobre
2024, i provvedimenti di prevenzione amministrativa (13
interdittive antimafia e quattro di prevenzione collaborativa)
decretati dalla Prefettura di Potenza, e di questi sette (cinque
interdittive e due di prevenzione) hanno riguardato il settore
edile: lo ha reso noto il prefetto del capoluogo lucano, Michele
Campanaro, a margine dell'incontro con il presidente
dell'Associazione nazionale dei costruttori edili di Basilicata,
Giovanni Maragno, che si è svolto oggi a Potenza.
In prefettura è stato dato seguito al protocollo nazionale -
siglato ad agosto scorso - che consente a un referente
dell'associazione di poter entrare nella banca dati ministeriale
al fine di verificare preventivamente se le aziende interessate
alla firma dei contratti siano in regola, e quindi per
"rafforzare le misure di cautela in un settore, quello
dell'edilizia, storicamente maggiormente esposto alle
interferenze della criminalità, come dimostra l'incremento
sensibile che abbiamo registrato da un anno all'altro", ha
spiegato Campanaro.
La tendenza è in crescita, rispetto al 2023, quando si
registrarono 18 interdittive antimafia e una di prevenzione
collaborativa, la misura che riguarda imprese che non hanno un
collegamento organico con le organizzazioni criminali, ma che ne
sono entrate solo in contatto.
Campanaro, infine, ha evidenziato come sia "in crescita il
numero di informazioni chieste, comunicazioni, iscrizioni e
rinnovi della 'white list', con 3.191 provvedimenti liberatori
concessi alle aziende che operano nei diversi settori produttivi
nella provincia di Potenza, nei primi dieci mesi del 2024, a
fronte dei 3.120 dell'intero 2023".
"Segnale questo - ha concluso il prefetto - di un'economia
che comunque non resta ferma e non viene stoppata dai
provvedimenti amministrativi che il prefetto ha emesso".
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