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Emergenza cinghiali, una filiera lucana per produrre carne bio

Emergenza cinghiali, una filiera lucana per produrre carne bio

In Basilicata 88.600 ungulati: obiettivo abbatterne 45-50 mila

POTENZA, 10 dicembre 2024, 15:05

Redazione ANSA

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La società lucana Eco Wild ha ricevuto dalla Regione Basilicata l'incarico di creare e gestire la filiera dei cinghiali sul territorio lucano: per un importo di tre milioni di euro sarà curato l'intero percorso, dalla fornitura delle gabbie per la cattura, fino all'inserimento di un prodotto di eccellenza di carne biologica e di qualità nei circuiti turistici italiani attraverso il marchio "Io Compro Lucano".
    "Si tratta di un percorso virtuoso, vogliamo trasformare quello che è un problema in una opportunità per l'intero territorio", ha detto l'assessore regionale alle politiche agricole, Carmine Cicala che ha presentato oggi, a Potenza, l'iniziativa.
    In Basilicata sono circa 88.600 gli ungulati e l'obiettivo è di abbatterne in tre anni 45-50 mila esemplari. La società appaltatrice garantirà la cattura, il ritiro dei cinghiali catturati e il trasporto ai centri di raccolta o ai centri di lavorazione della selvaggina, si dovrà occupare della raccolta delle carcasse e dello smaltimento di quelle non idonee al consumo, aprendo anche spiragli lavorativi per una ventina di unità. I cacciatori saranno indennizzati con 20 euro a capo e per essi sarà prevista anche un'idonea formazione.
   

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