Si faceva pagare per prestazioni
che avrebbe dovuto erogare gratuitamente. Per questo motivo il
responsabile di un patronato operante nel crotonese è stato
indagato per truffa e gli è stato notificato, da parte della
Guardia di finanza, un avviso di conclusione indagini emesso
dalla Procura di Crotone. Dalle indagini, condotte dai
finanzieri del Nucleo di polizia tributaria, è emerso che
l'attività di "assistenza" andava avanti da tempo, fino a quando
le vittime, vista la mancata soluzione delle loro problematiche,
hanno chiesto la restituzione del denaro. Complessivamente sono
state 17 le persone che hanno pagato somme non dovute
all'indagato per un totale di circa 34 mila euro. In un caso, la
richiesta della somma di danaro è avvenuta con la complicità di
una professionista che emetteva una falsa fattura a
giustificazione delle spese sostenute.
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