La Corte d'appello di Catanzaro
ha annullato la condanna per assenteismo che era stata inflitta
in primo grado a tre impiegati della Regione Calabria, Emilio
Barone, Fioravante Levato e Francesca Maimone, ai quali erano
stati comminati dieci mesi di reclusione ciascuno.
L'annullamento deriva dalla dichiarazione di non punibilità nei
confronti dei tre impiegati, così come era stato chiesto dal
loro difensore, l'avvocato Giuseppe Fonte, per "la tenuità del
fatto contestato". I fatti risalgono al 2013. Dopo la condanna
in primo grado i tre impiegati della Regione erano stati
licenziati. La Corte d'appello ha dichiarato inoltre
inammissibile, accogliendo anche in questo caso la richiesta del
difensore, l'appello della Procura della Repubblica di Catanzaro
contro la sentenza di primo grado con il quale era stato chiesto
l'aggravamento della pena inflitta a tutti gli imputati.
Richiesta alla quale si era uniformato, nel corso del processo
d'appello, il procuratore generale, Raffaella Sforza.
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