Una donna nigeriana è morta ed altre due sono rimaste ferite in un incendio scoppiato la scorsa notte nella tendopoli per migranti di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro. Sulle cause sono in corso accertamenti. Il morto é stato trovato carbonizzato e le sue condizioni, al momento, non hanno consentito neppure di stabilirne il sesso. I due feriti sono stati ricoverati nell'ospedale di Polistena. Le loro condizioni secondo quanto si è appreso non sono gravi.
Il rogo non sarebbe stato di natura dolosa: le fiamme si sarebbero sviluppate da una zona centrale della tendopoli estendendosi poi al resto della struttura. Da qui l'ipotesi che la causa delle fiamme sia stata accidentale. Non é escluso, in particolare, che le fiamme abbiano avuto origine da un fuoco acceso dai migranti per riscaldarsi.
Oltre duecento le baracche e le tende distrutte. Nell'accampamento, malgrado sia stata realizzata da tempo una nuova struttura per l'accoglienza dei migranti dove già vivono 500 persone, c'erano ancora oltre mille migranti in condizioni igieniche e logistiche estremamente precarie. La tendopoli adesso é stata sgombrata e per i migranti é allo studio una sistemazione.
La vittima si chiamava Amine, di 30 anni. Nella tendopoli di San Ferdinando erano ospitati un migliaio di migranti, impiegati per lo più come stagionali nella raccolta di prodotti agricoli. I due feriti, anche loro donne, sono ricoverate per ustioni, con una prognosi rispettivamente di 20 e 10 giorni, nell'ospedale di Polistena.
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