La Dia di Reggio Calabria,
con il coordinamento della Procura, ha sequestrato beni per
oltre 7 milioni di euro a Roberto Morgante, di 49 anni, di Villa
San Giovanni, imprenditore edile attualmente detenuto. L'uomo è
stato arrestato nel 2014, insieme ad altre 39 persone,
nell'operazione "Tibet" coordinata dalla Dda di Milano e
condotta dalla Squadra mobile milanese con l'apporto del Centro
operativo Dia di Reggio che, su delega della Dda reggina,
seguiva un'indagine parallela. Per l'accusa l'uomo agiva come
rappresentante e collettore di risorse economiche di cosche
reggine coinvolte in attività a sfondo finanziario gestite in
Lombardia nel "Locale" di Desio (Monza Brianza) dalla cosca
allora capeggiata da Giuseppe Pensabene. Morgante, per l'accusa,
era quello finanziatore. Per questo è stato condannato per
concorso esterno in associazione mafiosa a 6 anni e 10 mesi di
reclusione. Tra i beni sequestrati figurano 4 società; 26
immobili; un'auto; conti correnti, polizze e dossier titoli.
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