"Un'altra tragedia che non doveva esserci. C'era un'allerta gialla che prevede anche esondazioni improvvise che é stata ignorata". Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli non ha lasciato spazio a repliche. Parole, le sue, che si innestano nelle polemiche divampate a seguito della piena assassina del torrente Raganello che, a Civita, nel cuore naturalistico del Pollino ha provocato la morte di 10 persone e il ferimento di altre 11.
Tutto questo mentre la comunità della enclave arbereshe di poco meno di mille anime, tra mille incognite e interrogativi, tenta lentamente di riguadagnare spazi di normalità e la Procura della Repubblica di Castrovillari dispone il sequestro probatorio delle Gole del Raganello nel territorio del comune di Civita. Provvedimento emesso dal procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, nell'ambito dell'inchiesta aperta contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d'atti d'ufficio.
Inoltre è polemica sul sistema degli accessi alle Gole, cui si deve, negli ultimi anni, lo sviluppo di un piccolo sistema turistico in almeno quattro comuni della zona del Pollino (Civita, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara e Francavilla). "Mai nessun cittadino e/o associazione hanno segnalato situazioni di pericolo all'interno delle gole del Raganello", ribatte però il sindaco di Civita Alessandro Tocci.
Intanto sono stati acquisiti i primi documenti e sul caso la Procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d'atti d'ufficio. Anche il ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha chiesto di fare chiarezza, vista la pericolosità di luoghi come le gole.
Anche perché in Italia sono accaduti almeno 10 eventi simili in 30 anni (LA SCHEDA).
Anche il Papa ha rivolto un pensiero alle vittime e alle famiglie.
Ci sono inoltre 11 feriti tra cui una bambina di 9 anni ricoverata al Policlinico Gemelli di Roma in sedazione profonda, con prognosi riservata, in terapia intensiva. La piccola, che viene ventilata artificialmente, presenta insufficienza respiratoria acuta dovuta a inalazione di acqua e fango.
Le testimonianze dei soccorritori sono drammatiche. Una bimba di 8 anni, tra le persone tratte in salvo, è stata trovata vicino a un cadavere. "Era semicosciente ma in evidente stato di choc", ha raccontato il dirigente medico dell'elisoccorso regionale Calabria Pasquale Gagliardi, che l'ha soccorsa. La piena "è stata un vero e proprio tsunami", ha detto Giacomo Zanfei, vicepresidente del Soccorso alpino Calabria.
Soccorritore: non scorderò la mano della bimba salvata
Sono pian piano emerse anche le storie delle vittime, quelle di tante famiglie spezzate durante un'escursione. Tra le persone decedute c'è anche una delle guide che accompagnavano gli escursionisti, un ragazzo di 32 anni anni volontario di protezione civile, che era stato tra i soccorritori intervenuti dopo la valanga che distrusse un albergo a Rigopiano.
Oggi, intanto, alle 16, nello spiazzo di piazza Fontana Vecchia a Cerchiara di Calabria, i funerali di Antonio De Rasis, la guida di 32 anni morta lunedì scorso nelle Gole del Raganello. Il rito funebre sarà officiato dal vescovo della diocesi di Cassano, monsignor Francesco Savino.
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