Beni immobili per oltre 22 milioni
sono stati confiscati dalla Guardia di finanza di Cosenza, su
disposizione del Tribunale cosentino nell'ambito di un'attività
coordinata dalla Procura, a quattro soggetti ritenuti
"fiscalmente pericolosi" e responsabili di diversi reati fiscali
e fallimentari commessi attraverso società operanti nel settore
della compravendita immobiliare e di autoveicoli.
In particolare, il "dominus" del gruppo si è reso
responsabile del mancato pagamento delle imposte e di bancarotta
fraudolenta avendo evaso i proventi destinati alla tassazione,
reimpiegandoli nella realizzazione di altre attività commerciali
riconducibili alle altre persone o investendoli nell'acquisto di
immobili. La confisca riguarda tre complessi aziendali, 19
fabbricati, una villa, due capannoni industriali e tre
appezzamenti di terreno. I beni sono stati ritenuti
sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati ai fini delle
imposte sul reddito o all'attività economica svolta.
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