Duemila persone ogni anno in
Calabria sono vittime di morta improvvisa. Molte di questi
decessi potrebbero essere evitati effettuando una prevenzione
primaria o secondaria. Di questo e dell'esperienza del Campus
universitario di Germaneto sulla prevenzione della morte
improvvisa aritmica si é parlato all'Hotel Palace di Catanzaro
Lido con l'intervento dei rappresentanti delle associazioni dei
pazienti e dei principali centri di Cardiologia della Calabria.
Al convegno ha portato la sua testimonianza un paziente
sopravvissuto ad un arresto cardiaco.
"La prevenzione della morte cardiaca improvvisa - afferma il
prof. Ciro Indolfi, Direttore della Cardiologia Universitaria e
Presidente della Società Italiana di Cardiologia - è oggi, un
campo della medicina in continua evoluzione, anche considerando
la drammaticità della patologia che può colpire giovani e anche
meno giovani senza alterazioni strutturali del cuore che ne
potessero far prevedere un evento repentino ed infausto".
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