Fatture pagate due volte
dall'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria sono state
scoperte dai finanzieri del Comando provinciale che, a
conclusione di un'indagine coordinata dalla Procura diretta da
Giovanni Bombardieri, hanno sequestrato beni per 4 milioni al
rappresentante legale di uno studio radiologico privato di
Siderno denunciato per falso ideologico e truffa aggravata ai
danni dello Stato. Nell'inchiesta sono indagate, per falsità
ideologica, altre 12 persone tra le quali il referente
dell'Advisor contabile (società incaricata dal 2009 della
ricognizione dei debiti pregressi del comparto sanitario), i
funzionari Asp componenti il gruppo di lavoro appositamente
costituito per la gestione dei ritardi nei pagamenti fino al
2012, e i responsabili protempore dei competenti Uffici
dell'Asp. Il sequestro, chiesto dal procuratore aggiunto Gerardo
Dominijanni e dal pm Marika Mastrapasqua, trae origine dalla
verifica di un accordo transattivo concluso nel 2015 tra l'Asp e
lo studio.
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