Il piacere di ascoltare le
poesie di Achille Curcio, insieme al privilegio di sentirle
declamare dallo stesso poeta catanzarese, con i suoi 89 anni
appena compiuti intrisi di saggezza e di un carisma culturale
che ne fa uno dei maggiori poeti dialettali italiani. Ha
rappresentato un momento importante per la vita culturale di
Catanzaro l'evento "Un poeta e l'infinito", svoltosi al Marca su
iniziativa della Fondazione Rocco Guglielmo e del liceo
scientifico Luigi Siciliani ed incentrato sulla raccolta "E'
n'atru jornu", appena pubblicata da Curcio ed edita da
L'Harmattan. Accanto al poeta il docente universitario Luigi
Tassoni e la professoressa Raimonda Bruno, del Siciliani. E'
stata, per i tanti che hanno affollato la sala convegni del
Marca, una parentesi di intensa emozione che ha dato modo di
immergersi nella bellezza delle poesie di Curcio, oltre che
nella profondità del suo pensiero. "E' n'atru jornu" é a cura di
Milly Curcio, figlia del poeta e docente anche lei al
"Siciliani".
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